Le 44 associazioni lavoreranno per favorire l’inclusione di migranti, giovani e anziani, il welfare sociale, l’interazione solidale, il supporto psicologico a malati e loro caregivers
Esclusione linguistica e culturale, dispersione giovanile, solitudine e marginalità tra anziani e malati, disagio sociale e psicologico. Sono molti i bisogni rilevati nei territori di Padova e Rovigo da parte delle 44 associazioni che hanno partecipato al percorso di co-progettazione 2024 del CSV di Padova e Rovigo, culminato ora nella firma delle rispettive convenzioni, ovvero accordi di collaborazione che permetteranno di passare dal piano didattico e laboratoriale a quello operativo. Per sostenere l’intero percorso, il consiglio direttivo del CSV ha stanziato 200 mila euro. Ora le associazioni hanno 12 mesi di tempo per concretizzare le loro proposte.
«Sono nel mondo del volontariato da quando ero piccolo, ma scopro sempre cose nuove e questa continua innovazione porta a risultati belli e fruttuosi», racconta il presidente del CSV Luca Marcon, «lo scopo peraltro è comune a tutti, ovvero far crescere il livello di qualità della vita delle persone. Adesso tocca a voi (rivolgendosi alle associazioni firmatarie, ndc) e alle istituzioni, alcune pronte a collaborare, altre da stimolare all’interazione». «Non sempre il percorso della co-progettazione e co-programmazione sa essere facile», sottolinea la vicepresidente Marinella Mantovani, «però una volta intrapreso ha il potere di arricchirsi di esperienze sempre nuove e diverse, nonché dei contributi di persone in grado di creare nuove sinergie tra associazioni che, alla fine, si occupano spesso e volentieri di argomenti tra loro anche opposti. I risultati vanno spesso al di là di quello che ci si poteva anche solo immaginare».
Co-progettazioni Padova
Per Padova sono 19 le organizzazioni firmatarie per quattro azioni progettuali incentrate su inclusione linguistica, culturale e giovanile, nonché sulla creazione di nuove reti associative.
Gruppo Migrazio – “Comunicare per condividere”
Organizzerà alcuni corsi di italiano (a Padova e a Selvazzano Dentro) per stranieri per favorire non soltanto la comprensione della lingua, ma anche delle regole di convivenza sociale, per renderli consapevoli delle possibilità e dei diritti che spettano loro come cittadini, nonché dei relativi doveri.
Gruppo Cireneo – “Rete Lab”
Rilevata una mancanza di cultura e conoscenza diffusa sui temi inerenti il Terzo settore anche fra le stesse associazioni, nonché una mancanza di consapevolezza sul ruolo sociale delle stesse, il gruppo organizzerà alcune attività per facilitare la conoscenza tra le associazioni, promuovere relazioni generative e costruttive, valorizzando il volontariato come valore sociale.
Gruppo Inclusivi Anonimi – “Crea Relazioni per una comunità includente”
Rilevata una scarsità di servizi realmente inclusivi per il tempo libero, il gruppo attiverà una serie di percorsi di formazione per educatori, animatori e volontari, allo scopo di incontrare gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado per stimolare relazioni con cui scoprire le diversità e le potenzialità di mettersi in gioco. Contestualmente, cercherà di costruire proposte ricreative più allargate, rivolte anche a persone con disabilità.
Gruppo Padov@ttiva – “Padov@ttiva”
Individuato il problema della solitudine e dell’esclusione sociale fra giovani tra i 15 e i 25 anni, il gruppo organizzerà attività e laboratori per coinvolgerli, che riescano a essere momenti generativi e socializzanti e che sappiano al contempo valorizzare le loro esperienze, competenze e bisogni, per creare legami sociali e potenziare autostima ed autoefficacia.
Co-progettazioni Rovigo
Per Rovigo sono 25 le organizzazioni firmatarie per cinque azioni progettuali incentrate su fragilità sociale, anziani e solitudine, problemi giovanili e trasporto di soggetti deboli/fragili.
Gruppo fragilità – “Insieme in Polesine”
A fronte di una carente conoscenza dei problemi relativi a disagio e welfare sociale, il gruppo svilupperà un piano d’azione capace di realizzare attività rivolte a fasce vulnerabili e più fragili della popolazione.
Gruppo anziani – “Anziani a casa: #nonpiusoli”
Verranno attuate una serie di progettualità per aiutare persone anziane, sole e fragili, per creare opportunità di socializzazione che vadano oltre la rete familiare, offrendo supporto psicologico, momenti di incontro e più in generale opportunità di benessere psico-fisico.
Gruppo cultura – “Da dove vieni? Dove vai?”
La scelta dei giovani di spostarsi da Rovigo, e più in generale dal Polesine, per mancanza di opportunità di socializzazione, di prospettive stimolanti e in taluni casi di servizi adeguati, rappresenta la sfida su cui vuole concentrarsi questo progetto. La situazione si accentua particolarmente tra la popolazione straniera, che spesso si sente emarginata e poco integrata. Per questo, verranno creati momenti culturali di svago e integrazione, per favorire il senso di appartenenza a comunità giovanili.
Gruppo minori – “G.A.S. – Giovani allo specchio”
L’incapacità di comprendere le emozioni, la mancanza di luoghi di aggregazione, l’uso e l’abuso dei social e la scarsa consapevolezza emotiva che i giovani tra i 13 e i 17 anni saranno il focus di questo progetto, che cercherà di trasmettere principi quali l’uso consapevole della tecnologia, l’alfabetismo emotivo, l’empatia tra i più giovani. Saranno organizzate attività psicomotorie, anche con animali, laboratori teatrali e artistici, incontri guidati per genitori con l’allestimento di uno sportello di ascolto anche aperto ai minori, infine nascerà un percorso formativo sulle ricadute dell’abuso dei social.
Gruppo socio-sanitario – “Dare autonomia alla persona ammalata”
Nel Polesine si riscontrano oggettive difficoltà di spostamento a causa di trasporti inadeguati, cui si aggiungono talvolta scarso sostegno fisico e psicologico alla famiglia e alla persona ammalata. Per questo, il gruppo organizzerà momenti di incontro e svago, oltre che attività fisica e terapeutica. Contestualmente, si cercherà di creare una rete tra soggetti che si occupano di trasporto per agevolare gli spostamenti casa/ospedale, casa/palestre, casa/svago. Infine, si cercherà di offrire supporto psicologico alle persone malate e i loro caregivers.