Il CSV Padova e Rovigo sta accompagnando associazioni di volontariato e amministratori locali nei due tavoli di lavoro “Insieme si può” e “Giovani in azione”.
Al termine della pausa invernale sono ripartiti i tavoli di co-progettazione in Polesine dedicati al mondo della disabilità e ai giovani, avviati lo scorso dicembre nel corso del Festival Solidaria, sostenuti dal CSV di Padova e Rovigo.
Finora si sono svolti 6 incontri – tre per tavolo – che hanno visto la partecipazione complessivamente di circa quaranta persone, esponenti del mondo dell’associazionismo e non solo. Per il tavolo “Insieme si può” dedicato al tema della disabilità sono attualmente coinvolte nove associazioni, mentre per “Giovani in azione” sono otto. I percorsi dei due tavoli sono aperti a tutte le realtà del Terzo Settore e agli amministratori interessati a costruire progettualità condivise.
Nel corso degli incontri sono stati discussi e rilevati i bisogni del territorio e gli obiettivi delle future progettualità condivise secondo le associazioni partecipanti.
DISABILITÀ: I BISOGNI EMERSI
La prima fase della co-progettazione è stata dedicata a rilevare i bisogni delle persone con disabilità e delle loro famiglie attraverso un’indagine condotta tra i partecipanti del tavolo.
I bisogni più rilevanti risultano essere l’inclusione sociale, l’autonomia e l’ottenimento di maggiori informazioni sui propri diritti e sulle modalità per accedere alle opportunità previste per chi si trova in una situazione di svantaggio.
Per le famiglie delle persone con disabilità, inoltre, è emersa la necessità di ricevere maggiori servizi in ambito ricreativo, sportivo e culturale e un supporto più concreto da parte dell’Ulss 5 Polesana e delle istituzioni.
La tematica più rilevante su cui il tavolo di lavoro intende lavorare è quella del “dopo di noi”, pertanto a tutte quelle politiche volte alla presa in carico da parte della comunità della persona con disabilità e ai percorsi di autonomia oltre la famiglia.
DISABILITÀ: I FOCUS DI LAVORO
Dal percorso finora delineato il concetto di “Città a misura di tutti” è quello che sembra poter racchiudere il senso di quanto emerso nell’analisi dei bisogni, coniugando il tema dello spazio pubblico e privato e quello di città intesa come comunità inclusiva ed educante. La co-progettazione, dunque, secondo i componenti del tavolo dovrebbe svolgere un’azione educativa nei confronti dei beneficiari diretti (persone con disabilità e loro famiglie) e nei confronti della comunità locale.
L’approfondito ragionamento sulla configurazione territoriale della provincia di Rovigo e sulla localizzazione dei servizi ha fatto emergere con forza anche la necessità di una maggiore diffusione di opportunità ed iniziative. Ciò ha generato un approfondimento sulla scarsità di risorse, dal punto di vista economico e di disponibilità di volontari.
La co-progettazione e il lavoro di rete tra associazioni, in questo senso, sembrano essere una possibile via per mitigare le limitazioni con cui si scontra l’attività quotidiana delle singole associazioni. Per questo motivo il tavolo di lavoro ha trovato molto utile la proposta di inserire nel piano di attività della co-progettazione in via di definizione 3 passaggi fondamentali e propedeutici a qualsiasi altra azione:
- la ricognizione/censimento delle risorse, dei mezzi, dei volontari, dei professionisti, degli spazi, delle attrezzature che ogni associazione può mettere a disposizione della rete;
- la rilevazione di tutte le attività svolte e in programma da parte delle associazioni del territorio;
- la mappatura dei servizi “stabili” offerti dalle associazioni su tutto il territorio.
GIOVANI: I BISOGNI EMERSI
Nell’ambito della co-progettazione “Giovani in azione”, il tema che sta maggiormente a cuore agli under-18 è quello dell’ambiente. I componenti della rete hanno anche evidenziato come la carenza di spazi di aggregazione per studio, sport o svago sia il problema maggiormente sconfortante, sostenendo, in aggiunta, un bisogno di sentirsi più utili per la comunità. Un aspetto, quest’ultimo, che dimostra come tra i giovani sia molto alta l’attenzione verso la società e la volontà di fare le cose insieme.
La discussione successiva alla presentazione delle risposte ottenuta durante l’analisi dei bisogni delle giovani generazioni ha approfondito il confronto sui bisogni locali e ha identificato le tematiche prioritarie sulle quali avviare il lavoro di co-progettazione. Un criterio fondamentale è stato quello di ragionare sui bisogni e sulle modalità di intervento in base ai diversi target di età.
GIOVANI: I FOCUS DI LAVORO
I bambini e i ragazzi più giovani hanno bisogno di essere aiutati a comunicare e ad esternare le proprie emozioni attraverso l’indirizzamento verso l’utilizzo di un linguaggio gentile. È necessario incanalare la loro creatività e socialità ma anche aggressività, in modo tale da evitare comportamenti spiacevoli che possono sfociare in fenomeni di bullismo.
I ragazzi più grandi, invece, spesso si rivolgono alle associazioni per ovviare alle difficoltà burocratiche ed amministrative, con cui si scontrano ogni volta che tentano di realizzare una propria idea, come ad esempio nel caso in cui desiderino organizzare concerti, festival o altri eventi pubblici. Questo, responsabilizza le associazioni che intendono intercettare i bisogni dei giovani e le sprona ad essere loro di supporto in termini di infrastrutture, spazi, procedure ed altro.
Entrambi i tavoli di lavoro proseguiranno i lavori nei prossimi mesi e sono aperti a nuovi aderenti per ampliare la discussione e costruire nel dettaglio le progettualità.
Per aderire è possibile richiedere informazioni al CSV di Padova e Rovigo alla mail giorgia.businaro[at]csvpadovarovigo.org oppure per via telefonica al numero 0425-29637.
Il Decreto Legislativo n. 117 del 2017, noto come “Codice del Terzo Settore”, ha prodotto un’importante spinta verso nuove forme di collaborazione e coinvolgimento. Ha incentivato il lavoro di rete con le Organizzazioni di Volontariato, le Associazioni di Promozione sociale ed altri Enti del Terzo Settore. La co-progettazione è una forma di concertazione progettuale basata proprio sul principio della collaborazione. Il CSV di Padova e Rovigo, da anni, accompagna questa importante svolta culturale ed incentiva le associazioni alla creazione di reti collaborative concrete ed efficienti, stimolando l’analisi condivisa dei problemi, la definizione di specifiche strategie, la condivisione di obiettivi e di modalità di realizzazione delle attività: attraverso tavoli di lavoro tematici, ha consentito il confronto e lo scambio reciproco tra realtà molto diverse, accomunate dal desiderio di intervenire attivamente su problemi sociali identificati con metodo partecipativo. Sono state numerose le co-progettazioni promosse nel corso degli anni dal CSV sul territorio polesano, riguardanti diverse tematiche: ambiente, anziani, rigenerazione urbana, giovani, disabilità, povertà, inclusione sociale, cultura, contrasto alla violenza di genere.
Dopo lo stop determinato dalla pandemia e dal processo di fusione che ha coinvolto i Centri Servizio per il Volontariato di Padova e Rovigo, con il festival Solidaria si è voluto ricominciare questo percorso virtuoso e tornare a fare rete per contribuire a formare una società più aperta ed inclusiva.