Con un progetto di CEV, il CSV di Padova e Rovigo sta indagando la capacità della IA e del volontariato digitale di costruire connessioni solidali

Il Centro Servizio Volontariato (CSV) di Padova e Rovigo è stato recentemente selezionato dal Centro Europeo del Volontariato (CEV) per partecipare a un progetto ambizioso: esplorare e integrare il volontariato digitale e l’intelligenza artificiale (IA) nella promozione di una maggiore inclusività all’interno del grande panorama del Terzo settore. Questa iniziativa, parte del più ampio progetto “VERA” (Volunteering, Equality, Rights, Action) 2025, si propone di studiare lo stato attuale del volontariato online in Italia e di sviluppare strategie innovative per un utilizzo consapevole delle nuove tecnologie applicate al volontariato.

La Commissione Europea, in linea con il suo approccio all’Intelligenza artificiale, mira a sostenere un uso etico di queste tecnologie, garantendo la privacy dei dati, la trasparenza e la protezione dei diritti di volontari e volontarie. L’obiettivo è creare un’IA affidabile e inclusiva che vada a beneficio di chiunque, attraverso solidi quadri di sicurezza e responsabilità.

Nonostante la crescente attenzione sull’IA, il CEV sottolinea come le politiche e i processi decisionali dell’UE tendano a trascurare il fondamentale contributo del mondo del volontariato. Il CEV è convinto che le discussioni, gli investimenti e gli sviluppi legati all’IA non possano prescindere dall’analisi del loro impatto sul volontariato, al fine di salvaguardare elementi centrali come la connessione umana e il sostegno reciproco.

Secondo il CEV, le organizzazioni di volontariato e i volontari possono trarre grandi vantaggi dall’IA in termini di maggiore accessibilità dei servizi offerti, reclutamento più efficace dei volontari, semplificazione delle pratiche amministrative e migliore comprensione delle tendenze del volontariato attraverso l’analisi predittiva. L’IA può inoltre contribuire a colmare le lacune in termini di inclusività e partecipazione alle attività di volontariato.

In Italia, la diffusione del volontariato online ha visto una crescita significativa, accelerata dalla pandemia di COVID-19. Tuttavia, il CSV di Padova e Rovigo ha rilevato una persistenza di resistenze all’integrazione delle forme tradizionali di volontariato con il digitale, spesso a causa di un divario digitale e di un gap culturale e operativo.

Per superare queste sfide, il progetto si prefigge diversi obiettivi, tra cui esplorare le potenzialità e i limiti del volontariato digitale e dell’IA per l’inclusività, ridurre il divario digitale nel Terzo Settore, analizzare lo stato attuale del volontariato digitale nelle province di Padova e Rovigo, promuovere competenze sull’IA tra le e i volontari, creare occasioni di scambio e confronto, redigere raccomandazioni politiche sull’impatto dell’IA sul volontariato inclusivo.

Le formazioni

Per raggiungere tali obiettivi, il CSV di Padova e Rovigo ha pianificato una serie di attività.

Un corso di formazione online in cinque appuntamenti sugli aspetti teorici e pratici dell’IA, sulle potenzialità per semplificare il lavoro e ampliare l’accesso al volontariato, come anche sui suoi limiti etici, in programma dal 15 ottobre al 12 novembre, tutti i mercoledì dalle 18 alle 20, tranne l’ultimo appuntamento che sarà dalle 17 alle 19. Esperti del settore, tra cui Marco Fasoli, Danilo Conigliaro, Anna Mazzetto, Silvia Aufiero, Simone Giarratana, Simone Zoppello e Alberto Lucchin, interverranno durante il corso. Le iscrizioni sono aperte.

Due giornate di studio e confronto aperte al pubblico (sabato 4 ottobre ad Adria e sabato 11 ottobre a Selvazzano Dentro nell’ambito di Solidaria 2025) con metodologie didattiche miste (lezioni, testimonianze, esercitazioni con visori, world cafè) per raccogliere idee e proposte. Verranno utilizzati i visori realizzati in collaborazione con Kudu s.r.l., testati alla Festa del volontariato di Adria lo scorso 18 luglio nell’ambito di Solidaria 2025, per immergersi in un’esperienza di realtà virtuale davvero unica nel suo genere: in un viaggio lungo tre piani, tra cartine geografiche per conoscere le province di Padova e Rovigo, esercitazioni di lancio dei rifiuti nel cestino, attraversamento del “vuoto” su di una trave che rappresenta il volontariato, sarà infine possibile testare tre attività di volontariato, la pulizia dell’argine del Piovego, canale che attraversa Padova, l’emporio di solidarietà di Rovigo o il viaggio a bordo di una carrozzina.

Grazie inoltre a una collaborazione con l’istituto superiore Enaip di Rovigo, si terranno sette appuntamenti in classe di formazione su volontariato e cittadinanza attiva, comprensivi di modulo dedicato al volontariato a distanza e alla cittadinanza digitale.

Infine, attraverso corsi di formazione digitale, rivolti a volontari e volontarie, operatori e operatrici degli ETS, verranno diffuse nei territori competenze tecniche per un utilizzo consapevole dell’IA e del digitale nelle pratiche quotidiane delle associazioni.