Modena è stata ufficialmente proclamata Capitale italiana del volontariato 2026, vincendo il bando promosso da CSVnet – l’associazione nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato – in partenariato con Forum Terzo Settore, Caritas Italiana e in collaborazione con ANCI nazionale
Con oltre 1.700 associazioni attive e 69.000 volontari sul territorio, Modena si prepara a diventare per un anno il punto di riferimento del volontariato italiano. Un riconoscimento che arriva in un momento significativo: il 2026 è stato proclamato dalle Nazioni Unite “Anno Internazionale dei volontari per lo sviluppo sostenibile”, occasione per dare ulteriore risalto al lavoro del Terzo Settore sui temi della sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
Un percorso che valorizza il ruolo del volontariato
Modena è la quinta città ad ottenere questo prestigioso titolo, raccogliendo il testimone da Palermo, Capitale in carica nel 2025.
Dal 2022, anno in cui Bergamo fu la prima Capitale del volontariato, l’iniziativa ha voluto valorizzare l’impegno quotidiano delle realtà del Terzo Settore nei territori. Modena ha saputo presentare una candidatura forte, inclusiva e proiettata verso il futuro, capace di coinvolgere l’intera cittadinanza.
Un anno ricco di iniziative e partecipazione
Durante il 2026, Modena proporrà laboratori, eventi, dibattiti, momenti culturali ed esperienze concrete di cittadinanza attiva per far emergere tutte le forme di volontariato presenti sul territorio. Il progetto vedrà il coinvolgimento anche delle aree più decentrate, come l’Appennino modenese, dove il volontariato riveste un ruolo fondamentale per la coesione delle comunità.
«È un’occasione importante per affrontare temi chiave come l’amministrazione condivisa, il volontariato giovanile, la collaborazione con il mondo imprenditoriale» – sottolinea Alberto Caldana, presidente del Csv “Terre Estensi” – «Ringraziamo il sindaco Massimo Mezzetti, l’Arcivescovo Erio Castellucci e tutta la rete che ha sostenuto la candidatura».
Il volontariato modenese è presente in tutti gli ambiti: dalla salute all’ambiente, dalla cultura alla cooperazione internazionale, coinvolgendo giovani e anziani. Secondo i dati aggiornati, nella sola provincia di Modena risultano 1.541 enti iscritti al Registro unico nazionale del Terzo settore (Runts), pari al 14% degli ETS dell’Emilia-Romagna, con una densità che nel solo comune capoluogo arriva a un ETS ogni 461 abitanti.
A questi numeri si aggiungono centinaia di realtà non iscritte al Runts, e una stima di oltre 65.000 volontari attivi. Il Forum Terzo Settore provinciale raccoglie 69 organizzazioni, con cui il Csv collabora da tempo in maniera proficua.
Il passaggio di testimone tra Palermo e Modena avverrà simbolicamente il 5 dicembre 2025, durante la Giornata internazionale del volontariato, dando così avvio ufficiale a un 2026 ricco di energia, solidarietà e impegno collettivo.