È ora di dare il proprio contributo, insieme. Il percorso di coprogettazione per comunità accoglienti ed inclusive è aperto a tutte le ODV e APS dei territori di Padova e Rovigo. Le associazioni interessate possono proporre le loro attività.

Sono 33 le associazioni di Padova e Rovigo che si sono incontrate sabato 21 maggio per una mattinata di lavoro e di condivisione di obiettivi e strategie, dopo aver raccolto i bisogni e le mancanze che esprime il territorio in termini di accoglienza per avviare il percorso di coprogettazione lanciato dal Consiglio Direttivo del CSV ad aprile.

Analisi del contesto

La provincia di Padova all’11 maggio risulta la provincia con il maggior numero di persone ucraine in fuga dalla guerra con 2.668 persone ospitate – circa il 30% delle presenze totali in Veneto – di cui 1.037 in età scolare. La provincia di Rovigo conta 875 presenze complessive sul territorio di cui 270 minori. Oltre il 75% di queste persone sono ospitate in famiglie e in appartamenti della rete CAS con una dislocazione prevalente nei due comuni capoluogo ma allo stesso tempo con una diffusione di piccoli nuclei in diversi comuni delle due province.
Se da un lato l’accoglienza diffusa è il modello che sta aiutando a garantire nel migliore dei modi l’accoglienza e l’inserimento delle persone nel tessuto della comunità, dall’altro lato pone alcuni problemi di ordine logistico anche al mondo del volontariato, che tanto si sta prodigando per garantire l’inclusione sociale di donne, uomini, bambine e bambini.

I principali bisogni

Le associazioni che hanno partecipato alla prima fase della coprogettazione hanno rilevato i seguenti bisogni a cui è necessario dare risposta:
* Prima accoglienza, accesso ai servizi e accoglienza a livello di comunità
* Opportunità di inclusione sociale
* Cura (prendersi cura dei bisogni primari fisici e psicologici, inserimento nella comunità in cui si è inseriti, supporto nel disbrigo delle pratiche quotidiane)
* Mediazione culturale e linguistica

Le principali mancanze

* trasporto: chi alloggia fuori dai maggiori centri, molto spesso si trova impossibilitato a partecipare ad attività di socializzazione, alfabetizzazione o, più in generale, alle iniziative promosse dalle associazioni di volontariato su tutto il territorio provinciale. La mancanza di collegamenti con mezzi pubblici e di servizi adeguati di trasporto rendono difficile accedere ai servizi sanitari, formativi e alle opportunità di lavoro.
* scarso coordinamento generale tra i servizi – anche tra quelli offerti e gestiti dal Terzo Settore – e una difficoltà nel reperire informazioni aggiornate e chiare.

Le idee progettuali

Le volontarie e i volontari che hanno partecipato attivamente ai lavori di gruppo di sabato 21 maggio mattina hanno fatto emergere le seguenti linee progettuali e obiettivi specifici su cui ora tutte le associazioni ODV e APS interessate saranno invitate a progettare singole azioni di risposta in coordinamento tra loro.

Per Padova:
* inclusione socio-culturale, valorizzando le competenze e le esigenze specifiche di ogni persona, mettendo in rete le attività e favorendo attività che valorizzino le relazioni e la socializzazione
* curare e prendersi cura attraverso lo sviluppo di capacità di ascolto, formazione specifica, una mappatura dei servizi in ottica di coordinamento

Per Rovigo:
* favorire l’inclusione sociale nel territorio polesano di donne e uomini, giovani e anziani, bambine e bambini, ragazzi e ragazze che scappano da guerre e persecuzioni;
* costruire una rete fattiva di associazioni in grado di operare con spirito di collaborazione, condivisione e trasparenza reciproca;
* contribuire alla diffusione della cultura della pace, dell’ascolto e dell’accoglienza.

Leggi l’articolo di lancio della coprogettazione.

Tutte le ODV e le APS di Padova e Rovigo sono invitate ad un ulteriore incontro che si svolgerà online il 31 maggio alle 18 – differenziato per Padova e per Rovigo – e successivamente ciascuna associazione potrà presentare le proposte di attività in risposta ai bisogni e alle priorità emerse. Il CSV di Padova e Rovigo si intesterà i costi per un investimento di 100.000 euro.

  • Le associazioni  interessate a partecipare all’incontro online il 31 maggio alle 18 per la provincia di Padova potranno collegarsi a questo link: https://meet.google.com/eir-sscj-ovm
  • Le associazioni interessate a partecipare all’incontro online il 31 maggio alle 18 per la provincia di Rovigo potranno collegarsi a questo link: https://meet.google.com/khy-xtjf-zfe

Al primo incontro, sono state fissate le linee guida all’interno delle quali proporre delle attività in grado di incidere sul piano culturale, sensibilizzando ed educando all’inclusione e alla solidarietà e testimoniando fattivamente l’adesione ad un modello di società inclusiva e accogliente.

Ora, si tratta di proporre attività per co-costruire un progetto in grado di rispondere ai bisogni emergenti individuati e promuovere e rafforzare la presenza ed il ruolo dei volontari in tutti gli enti del Terzo settore, ai sensi dell’art. 61 Co. 1 lett. a) Dlgs 117/2017.

Le schede di proposta attività

Ora il percorso si apre a tutte le organizzazioni, APS e ODV delle province di Padova e di Rovigo, interessate a proporre attività nelle linee individuate. Per la partecipazione è sufficiente compilare la scheda e inviarla entro il 10 giugno all’indirizzo mail info@csvpadovarovigo.org.

Dai pulsanti qui in basso, seleziona il file compilabile relativo alla tua area di competenza: