Gattamelata 2024: per Padova e Rovigo premiati Ornella Favero, Il Tarassaco, Centro Veneto Progetti Donna e l’azienda Cardinal

Sono la presidente di “Granello di Senape Padova” ODV Ornella Favero, l’associazione “Il Tarassaco” ODV di Rovigo, la campagna di comunicazione “Molte lingue per dire no alla violenza sulle donne” del Centro Veneto Progetti Donna – associazione Padova Donne (ex aequo) e l’azienda Cardinal di Padova quattro dei sei candidati vincitori al premio Gattamelata di quest’anno, nato 18 anni fa per valorizzare la promozione della cultura e della pratica del volontariato e della solidarietà. A selezionarli, su oltre 40 candidature pervenute, il consiglio direttivo del CSV di Padova e Rovigo, ente ideatore e promotore del premio. Oltre a loro, sono stati scelti anche UNHCR Italia (Agenzia Onu per i rifugiati) per le istituzioni e Tim (agenzia Havas Milan) con “La parità non può aspettare” per la nuova categoria dedicata alla campagna di comunicazione più efficace.

Le premiazioni, condotte dalla giornalista Micaela Faggiani, si sono svolte in sala Rossini al Caffè Pedrocchi di Padova nel corso di una cerimonia iniziata alle ore 18 di martedì 16 aprile che ha permesso di sottolineare l’alto valore dell’impegno e dell’attivismo civico sotto molteplici forme. A premiare Favero è stato Luca Marcon, presidente del CSV di Padova e Rovigo, che ha ricordato il prestigio del premio; a premiare Il Tarassaco Silvana Bortolami, presidente dell’Organismo territoriale di controllo (Otc); a premiare Cardinal Marco Bussolotto, responsabile di ambiente, società e governance per conto dell’azienda San Marco Group; a premiare Padova Donne Chiara Tommasini, presidente di CSVnet; a premiare l’UNHCR Cristina Piva, assessora al Volontariato del Comune di Padova.

GLI INTERVENTI DELLA CERIMONIA

LUCA MARCON, presidente del CSV Padova e Rovigo: “Il premio Gattamelata è un riconoscimento per molti soggetti che si sono distinti per la loro opera solidale. Questo riconoscimento arriva a piccole gocce, in modo che persone, enti e istituzioni che si avvicinano al volontariato ricevano un riconoscimento che, per quanto simbolico, sia l’esempio per chi invece deve ancora avvicinarsi a questo mondo, stimolando in loro le domande giuste”.

SILVANA BORTOLAMI, presidente dell’Organismo territoriale di controllo: “È un riconoscimento a dei silenziosi servitori. Il premio Gattamelata rappresenta un elemento storico determinante nella configurazione strategica della città di Padova: unire la ricchezza artistica all’arte quotidiana del volontario non è un semplice atteggiamento di buonismo, ma uno sforzo a cercare dei valori profondi”.

CRISTINA PIVA, assessora al Volontariato del Comune di Padova: “Siamo orgogliosi del volontariato espresso da questa città, che sa muoversi con forza e capacità in modo sotterraneo, sapendo far sentire la sua presenza viva ed efficace, e sapendosi prendere carico di bisogni e difficoltà del singolo e della comunità. A breve intitoleremo una seduta nella piazza del volontariato (consulta 6) ad Anna Donegà”.

CHIARA TOMMASINI, presidente di CSVnet: “Anna ha fatto parte per anni del gruppo di comunicatori del CSV, un impegno quotidiano e costante che mi permette di ringraziare gli operatori dei CSV oltre che i volontari che con il proprio tempo e le proprie competenze si prendono quotidianamente la responsabilità della gestione del volontariato. Ringrazio da parte di tutti i CSV il Centro di Padova e Rovigo, perché essere arrivati alla 18esoma edizione non è un impegno da poco”.

I PREMIATI DI PADOVA E ROVIGO

  • ORNELLA FAVERO è nota in tutta Italia per il suo impegno pluriennale sui temi del carcere e della legalità. Giornalista, nel 1997 ha dato vita all’interno della Casa di reclusione di Padova al bimestrale “Ristretti Orizzonti”, diventato una fra le più qualificate e autorevoli riviste sui temi del carcere e del disagio sociale legato alla carcerazione. È responsabile del sito www.ristretti.org, nonché del Centro di Documentazione “Due Palazzi”. Organizza ogni anno incontri tra decine di detenuti e migliaia studenti sia in carcere, sia nelle classi. Da ottobre 2015 è Presidente della Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia, l’organismo maggiormente rappresentativo di enti, associazioni e gruppi impegnati in esperienze di volontariato nell’ambito della giustizia.

Motivazione: per il suo continuo e costante impegno nella promozione dei più alti valori di una società che possa a pieno titolo definirsi civile; tra le tante cose ricordiamo, nel 1997, l’inizio dell’avventura della rivista Ristretti Orizzonti, realizzata nella Casa di Reclusione di Padova.

Intervento: “Vedo in sala ci sono tanti volontari della Casa di reclusione, nonché il direttore del Due Palazzi Claudio Mazzeo, dimostrazione che il confronto è molto vivo, molto acceso. Il Comune di Padova crede molto in un carcere inserito in una città che sa prospettive ed è in grado di rendere la società più sicura”.

  • IL TARASSACO ODV è un’associazione di volontariato per la salute, il sociale e l’ambiente nata nel 2019 a Pettorazza Grimani (RO) per promuovere una maggiore sensibilità ecologica, valorizzare il territorio, le tradizioni locali e le attività sociali, di comunità e culturali.

Motivazione: per la passione e l’impegno a tutela della biodiversità del paesaggio e delle tradizioni locali. Nel 2021, ha avviato il Progetto Centoboschi piantando più di 5 mila alberi e arbusti su terreni sia pubblici che privati.

Intervento: “Grazie al CSV per esserci stati di grande supporto nell’espletamento delle pratiche burocratiche. Abbiamo iniziato questa esperienza perché volevamo trasmettere alcuni valori fondamentali attorno a biodiversità, memoria e paesaggio”.

  • PADOVA DONNE APS è un’associazione che si occupa della promozione dell’attivismo sui diritti delle donne a Padova e della sensibilizzazione contro la violenza di genere, per questo crede fermamente nei valori e nell’operato quotidiano del Centro Veneto Progetti Donna. Valorizzare il lavoro delle operatrici del nostro territorio per noi significa formare una rete di donne che lavorano in sinergia per creare una comunità che sia sempre più consapevole sui temi della violenza di genere e dei servizi per contrastarla. Inoltre, per noi è importante fare in modo che gli sforzi di chi si occupa ogni giorno di supportare le donne vengano riconosciuti il più possibile.

Motivazione: per aver ideato uno strumento comunicativo, semplice e multilingue, in grado di facilitare l’accesso delle donne con cittadinanza straniera o di origine straniera al centro antiviolenza.

Intervento: “Abbiamo avuto molti riscontri positivi rispetto alla campagna di comunicazione che abbiamo fatto, segno che ha colpito nel segno. L’anno scorso abbiamo accolto 1210 donne, abbiamo 5 centri 5 case rifugio e 8 sportelli”.

Il Centro ha aperto anche grazie a un finanziamento del Rotary Club Piscopia.

  • CARDINAL è un collettivo di oltre una ventina di talenti e creativi impegnato nello sviluppo di soluzioni blockchain e Web3 per startup e imprese, esplorando le loro applicazioni in vari settori.

Motivazione: per essersi distinti con impegno e dedizione nella promozione della cultura della solidarietà, della sostenibilità e dell’innovazione, si sono anche sperimentati nel volontariato aziendale diventandone ambasciatori e promuovendolo in diverse occasioni pubbliche.

Intervento: “Ringraziamo il CSV per l’attenzione e il supporto costante che ci dimostrano da due anni a questa parte, nei quali abbiamo potuto fare molte attività, muovendoci dal solito lavoro d’ufficio e trovando un modo diverso per esprimere i nostri valori”.

GLI ALTRI PREMIATI

  • UNHCR Italia – Agenzia ONU per i rifugiati nasce il 14 dicembre 1950 per iniziativa dell’Assemblea generale delle Nazioni unite occupandosi, nel corso degli anni, di rifugiati, sfollati, apolidi in 134 Paesi del mondo con oltre 16 mila addetto.

Motivazione: per il suo impegno nel promuovere ai più alti livelli libertà e dignità umana, valori che vengono enunciati tanto nella Carta dei Valori del Volontariato quanto nel nostro dettato costituzionale.

Motivazione: per essere riuscita a trasmettere con efficacia le difficoltà che molte donne si trovano a vivere tanto in ambito familiare quanto lavorativo.

Ai sei soggetti vincitori è stata consegnata la libera reinterpretazione in edizione limitata del “Gattamelata” dello street artist MAUPAL, che così ha descritto la sua opera: «Un Santo senza nome che cammina su un prato senza erba e si dirige verso un Caffè senza porte. Tutto all’interno della sagoma dello zoccolo del cavallo sulla sfera della statua del Gattamelata. Lo sfondo sono le spirali di sangue che si sono versate nelle sue battaglie».

A corredo della cerimonia di premiazione gli interventi musicali del violinista Tommaso Luison.