43 associazioni e una decina di progetti in partenza tra Padova e Rovigo. Ora scatta la parte operativa: dalla raccolta dei bisogni si passerà all’erogazione di risposte tramite azioni e servizi mirati
Si stanno concludendo con buoni risultati in termini di partecipanti e contenuti i due percorsi paralleli di formazione per la co-progettazione 2024 del CSV di Padova e Rovigo. L’obiettivo di questa prima fase è stato quello di permettere alle associazioni delle due province di sviluppare competenze nell’ambito della co-progettazione per arrivare a creare idee progettuali condivise con cui dare risposte a bisogni specifici, raccolti anche nel corso di questi incontri preliminari. Per sostenere questo percorso, il consiglio direttivo ha deciso di investire 200mila euro.
Ben 25 le organizzazioni presenti ai tre weekend formativi di Rovigo, 18 a Padova; si sono incontrate e confrontate in modo aperto e serrato per poter sviluppare progetti di rete fra loro e con diversi attori locali. A Rovigo i progetti cercheranno di rispondere ai bisogni espressi nei settori riguardanti anziani, minori, disabilità, cultura e socio-sanitario; a Padova si lavorerà invece su giovani, inclusione, migranti e associazionismo.
La formazione, incentrata sull’erogare competenze su tecniche base di progettazione, gestione amministrativa di progetti, lavoro in team, gestione dei conflitti, avvio di processi guidati di co-progettazione in risposta a bisogni locali, è stata curata da Nicola Cabria, direttore di Human Foundation: «Abbiamo condiviso strumenti per analizzare problemi sociali, cercare di comprendere le caratteristiche dei beneficiari, identificare obiettivi e definire le migliori azioni per riuscire a creare impatto sociale nei territori di Padova e Rovigo. A questo aggiungiamo un fattore abbastanza delicato per le organizzazioni di volontariato, cioè ragionare su budget, tempi e costi delle attività. Il tutto per dare strumenti utili ed efficaci con cui continuare non solo a camminare all’interno di questo percorso, ma anche a progettare e realizzare azioni sempre più efficaci nel territorio per il futuro».
L’avvio del percorso è avvenuto con l’indizione di un avviso pubblico rivolto alle Organizzazioni di Volontariato (OdV) e alle Associazioni di Promozione Sociale (APS) per raccogliere le loro manifestazioni di disponibilità a co-progettare, a cui è seguito il percorso formativo-laboratoriale con lo sviluppo dei progetti. Il percorso si concluderà con la sottoscrizione di un vero e proprio accordo di collaborazione.
Proprio su questi si apre la riflessione di Marinella Mantovani, vicepresidente del CSV di Padova e Rovigo: «Possiamo dirci molto ma molto soddisfatti per la partecipazione attiva delle associazioni presenti, che in questi incontri hanno portato molte energie, idee e risorse. Obiettivo ora è diventare concreti e rafforzare le reti che si sono create. Le idee che sono emerse avranno un impatto concreto nelle nostre realtà, quella polesana e quella padovana: auguriamo ora ai tavoli di avviare percorsi fattivi, come quelli di animazione territoriale che il nostro CSV vuole continuare a implementare nelle due province. Progettazione e co-progettazione sono elementi fondamentali per diventare un terzo settore maturo ed emancipato nella relazione con la pubblica amministrazione, sviluppando un piano d’azione capace di realizzare attività in maniera coordinata, ma soprattutto coerente con le richieste raccolte e con i bisogni espressi».