Si è tenuto giovedì 17 ottobre, nella Sala Parrocchiale (ex Cinema Mignon) a Lendinara (RO), un evento di grande rilevanza sociale dal titolo: Le fragilità sociali: povertà materiali ed immateriali. L’appuntamento è stato promosso dall’Unità Pastorale di Lendinara, dalla Caritas con il patrocinio della Città di Lendinara e la collaborazione del CSV di Padova e Rovigo. L’occasione è stata particolarmente importante per esplorare le diverse forme di povertà che affliggono le nostre comunità, mettendo in luce sia le problematiche materiali che quelle immateriali.
Partendo dall’assunto che la solidarietà acquisisce un particolare valore se e solo se arriviamo a compiere gesti concreti di carità, si è voluto evidenziare, con particolare enfasi,  l’importanza di utilizzare il sostantivo fragilità anziché l’espressione povertà, in quanto meglio rappresenta quella dimensione esistenziale che tutti sperimentiamo nel corso della nostra vita. Mettere al centro della riflessione di oggi il nostro essere fragili viene ad essere, anche, un modo per ricordare di come le problematicità qui discusse non riguardino “l’altro da noi” bensì coinvolgano l’intera collettività nel suo sentirsi comunità.

L’occasione si è rivelata inoltre particolarmente importante per fare il punto sulle cosiddette “nuove povertà”: il ricco nord-est è infatti sempre più coinvolto da una preoccupante avanzata del fenomeno. Secondo i numeri ufficiali i soggetti, in ambito nord-est, che si trovano in una situazione di indigenza alimentare sono oltre 85400; un significativo esempio in questo senso ce lo offre il banco alimentare che, ad oggi, riceve quasi il triplo delle richieste a cui è in grado di offrire una soddisfacente risposta.

Tuttavia, come già richiamato, la fragilità non è solo una “questione di cibo”, ma va necessariamente allargata alle povertà relazionali, basti pensare che nel quartiere di San Siro della vicina Milano abbiamo una percentuale pari al 97% di ragazzi provenienti da comunità straniere, giovani che spesso non frequentano regolarmente istituti dediti alla formazione e non riescono quindi ad integrarsi nel tessuto sociale ed economico della comunità, aprendo di fronte a noi tutto il dramma della povertà lavorativa particolarmente amplificato dopo la crisi del 2008 e la recente emergenza sanitaria del Coronavirus.

Ricordiamo infine che la serata è stata promossa ed inserita dal CSV nel palinsesto delle attività previste dall’edizione 2024 di Solidaria, un’edizione che ha visto proprio nella città di Lendinara una preziosa protagonista di questo entusiasmante percorso.