Il 1 febbraio sarà pubblicato il bando della 18esima edizione che prevede una nuova categoria dedicata ad Anna Donegà
Oggi, 24 gennaio 2024, ricorre il primo anniversario dalla scomparsa di Anna Donegà, storica responsabile dell’area comunicazione del CSV di Padova e Rovigo morta a 41 anni. Per ricordarla, presidente, consiglio direttivo e staff del CSV di Padova e Rovigo sono orgogliosi di comunicare che per la 18esima edizione del Premio Gattamelata, le cui candidature saranno aperte giovedì 1 febbraio, sarà possibile partecipare a una quinta categoria dedicata alla comunicazione, per celebrare la sua memoria. Il riconoscimento andrà alla campagna di comunicazione realizzata da Enti del terzo settore, imprese o enti locali che nel 2023 abbia dedicato la migliore attenzione ai valori della solidarietà e della sostenibilità. Sarà valutato il messaggio veicolato, che può supportare anche un intento di natura commerciale, la veste grafica e la cura nella sua realizzazione. Obiettivo è ricordare quanto impegno Donegà abbia rivolto al mondo del volontariato e della comunicazione sociale, ambiti nei quali ha sempre dimostrato attenzione e professionalità sia all’interno del CSV, sia nella sua vita personale e di volontaria. Le altre quattro categorie del Gattamelata sono come di consueto riservate a volontari, associazioni, imprese e istituzioni che abbiano promosso la cultura e la pratica del volontariato e della solidarietà a livello nazionale.
«Anna ci manca ogni giorno, ma conserviamo nei nostri cuori quello che ci ha insegnato lavorando fianco a fianco di ognuno di noi, senza sottrarsi mai alle sfide del quotidiano e senza aggirare nessun ostacolo, ma affrontandolo con determinazione, professionalità e immensa cura», le parole del presidente Luca Marcon, cui si aggiunge un ricordo da parte di tutto lo staff del CSV: «Sono trascorsi 12 mesi senza di te, Anna. Senza la tua passione e professionalità, i tuoi sguardi, le tue parole, le tue idee, le tue risate e i tuoi pensieri. Ogni giorno, entrando in ufficio, ci domandiamo cosa avresti fatto o detto riguardo i progetti che stiamo portando avanti, abituati a chiederti ogni volta un parere per riuscire a raggiungere quegli obiettivi in cui hai sempre creduto. Il dolore per averti persa non è scomparso, ma in quest’anno abbiamo imparato a trasformarlo in forza e motore per continuare a fare al meglio tutto ciò che tu hai sempre amato e portato avanti. Hai lavorato con un’inimitabile dedizione, insegnandoci che i servizi che svolgiamo non sono rivolti soltanto alle persone, ma possono contribuire a costruire quella comunità accogliente ed inclusiva in cui hai sempre creduto, affinché tutti possano vivere in un mondo migliore».