Cinquanta le associazioni che hanno animato il prestigioso parco di villa Cesarotti, da poco diventata piena proprietà comunale
Cinquanta associazioni, centinaia di volontari e volontarie, una comunità intera che si è riunita per celebrare il volontariato e applaudire la mutualità e la solidarietà. La decima Festa delle associazioni di Selvazzano Dentro è tornata ad abitare i luoghi evocativi del parco di villa Cesarotti, pochi giorni dopo l’acquisizione da parte del Comune dello stabile storico all’Anci Veneto (che ne deteneva ancora il 77 per cento della proprietà, ndc). Dopo la Barchessa e il parco, ora l’intero perimetro è di proprietà comunale, dunque collettiva, e questo non ha fatto altro che aggiungere valori ai valori già messi in campo dalle tantissime persone e associazioni che hanno risposto alla chiamata di Solidaria, il percorso di animazione territoriale e sviluppo del volontariato nei territori designati, quest’anno Selvazzano assieme a Rubano e Adria.
Il traguardo è stato sottolineato con orgoglio al microfono della Festa dal sindaco Claudio Piron, che ha preso la parola al fianco delle assessore Raffaella Allocca (alle politiche sociali e ai rapporti con le associazioni per Selvazzano) e Chiara Beltrame (omologa per Rubano), in un discorso di apertura che è stato applaudito con entusiasmo da tutte le persone presenti e animato dalle note della giovane banda della Città di Selvazzano. Non a caso, il parco e la Barchessa sono al centro di un progetto che ha partecipato al più recente bando “Luoghi (non) Comuni”, premiato da Fondazione Cariparo con uno stanziamento di 200 mila euro per rigenerarne e valorizzarne gli spazi, sotto utilizzati e a rischio degrado. L’obiettivo di questa amministrazione, che è partita con le prime iniziative ad aprile di quest’anno, è di trasformarli in luoghi di incontro e cultura attraverso la co-progettazione partecipata e la promozione del dialogo intergenerazionale, per rafforzare la coesione sociale e a garantire la sostenibilità socio-economica a lungo termine, anche tramite la valorizzazione del turismo fluviale e cicloturismo. Il progetto include un forte impegno nell’educazione ambientale e nella conservazione del patrimonio storico locale, affrontando la limitata accessibilità degli spazi. “È stato davvero emozionante vedere riunite più di 50 associazioni che hanno scelto di esserci, di mettersi in gioco e di donare tempo e passione alla nostra comunità”, ha sottolineato Allocca. “Un’enorme ricchezza di competenze presente nella nostra città che ogni giorno è a fianco dei bambini, dei giovani, delle famiglie e degli anziani. Il dialogo costante con le associazioni permette alla nostra amministrazione di conoscere i cambiamenti che attraversano la nostra società, individuarne i bisogni emergenti e cercare soluzioni innovative grazie proprio alla sinergia con la rete territoriale”.

La “cittadella della partecipazione” si inserisce in questa programmazione ed è stata segnata, domenica 14 settembre, dal passaggio di centinaia tra famiglie, giovani aspiranti volontari, ma anche persone già ampiamente attive nel panorama solidale locale, anche fuori Comune. Tra una dimostrazione di Viet Tai Chi e prove di ginnastica, un tiro a pallacanestro e un calcio in porta, una stoccata di scherma, una prova della glicemia o un ballo di gruppo sulle note della Banda del Tempo, tanto per citare soltanto alcune delle tantissime iniziative presenti, la giornata è proseguita nel contorno di ampi sorrisi e calorose strette di mano.
La Festa è stata resa possibile dalla sinergia tra le associazioni locali e provinciali aderenti, tra cui Avis, Protezione Civile, Anteas, Pro Loco Selvazzano, Banda di Selvazzano, Croce Rossa Italiana Comitato di Selvazzano, Auser, Senior Veneto e molte altre realtà sportive e culturali.






























