Trondheim è la Capitale Europea del Volontariato del 2023. Anche il CSV di Padova e Rovigo ha preso parte all’inaugurazione dello scorso 29 gennaio.
L’anno di Trondheim Capitale Europea del Volontariato 2023 ha preso avvio. In questa importante occasione, tra il 29 gennaio e l’1 febbraio, la città norvegese ha ospitato per una visita studio una cinquantina di ospiti provenienti da diversi Paesi europei. Per l’Italia, non poteva mancare il CSV di Padova e Rovigo, ultima città italiana ad avere ottenuto il prestigioso riconoscimento nel 2020, l’organismo nazionale dei Centri Servizio italiani CSVnet e CSV Trentino, futura Capitale Europea per il 2024.
Per la visita studio, la città ospitante ha accompagnato la delegazione europea in un percorso che potesse riassumere il grande tessuto sociale e dell’associazionismo di Trondheim: due dei 14 centri cittadini per il volontariato; il centro sportivo paralimpico; un ristorante stellato in cui è stata aperta una scuola dedicata alla formazione dei giovani, alla sostenibilità ambientale e all’educazione nutrizionale; una chiesa aperta giorno e notte che offre pasti caldi e posti letto a chiunque; una azienda agricola che lavora con i migranti e richiedenti asilo; degli asili nido diffusi, sempre gestiti da squadre di volontari; un quartiere dove il Comune ha permesso di realizzare progetti di social housing e inclusione abitativa.
Conclusa la visita, si è svolta la celebrazione ufficiale di apertura dell’anno da Capitale, con una cerimonia nella basilica della città, alla presenza di oltre 750 volontari e volontarie.
Secondo i dati, circa il 70% della popolazione norvegese fa volontariato. È, forse, una concezione di volontariato un po’ più ampia di quella alla quale siamo abituati. Infatti, sono moltissime le persone che si offrono volontariamente per il bene comune e per aiutare il prossimo. Tant’è vero che, in norvegese, c’è una parola specifica che indica questo approccio: “DUGNAD”. Significa “prendersi cura in gruppo del bene comune”, organizzandosi senza imporre una struttura gerarchica. Ad esempio, se c’è da fare qualcosa, come pulire una strada, dipingere una scuola o sistemare un parco, si organizza una dugnad e quasi tutti i fruitori di quel luogo o servizio vi partecipano.
Grazie a questo, e sicuramente ad uno Stato che supporta molto le iniziative dei cittadini e le organizzazioni, la comunità norvegese è molto coesa e inclusiva e sempre più sostenibile. Per certo, dal loro anno da Capitale Europea del volontariato si potranno trarre spunti interessanti per il futuro del volontariato e creare contaminazioni che possano aiutare a sviluppare questo meraviglioso e sfaccettato mondo.