I dati ISTAT dell’“Indagine multiscopo – Uso del tempo 2023” e il commento di CSVnet e del CSV di Padova e Rovigo
L’Istituto Nazionale di Statistica ha pubblicato i dati relativi alla ricerca “Uso del tempo 2023”, in cui sono stati raccolti i numeri del volontariato italiano nel 2023. Ne emerge un quadro a tinte contrastanti: mantiene un ruolo centrale nella comunità, ma il volontariato sta cambiando forma.
Nel 2023 il 13,1% delle persone con più di 15 anni residenti nel Nordest ha svolto attività di volontariato nelle quattro settimane precedenti l’intervista; erano il 16,1% nel 2013. Il calo (-3 punti percentuali) riguarda sia il volontariato organizzato (dal 10,2 % al 9,1 %) sia quello “diretto” o non organizzato e spontaneo (dal 7,1 % al 6,2 %) . Nonostante la flessione, il Nordest continua a registrare tassi di partecipazione superiori alla media nazionale (9,1 % totale; 6,2 % organizzato; 4,9 % diretto).
A livello nazionale i volontari sono circa 4,7 milioni, pari al 9,1 % della popolazione sopra i 15 anni di età; fra questi, oltre un milione (il 21,7 %) combina l’impegno in organizzazioni con aiuti diretti, quota più che raddoppiata rispetto al 2013.
“Il volontariato in Italia sta cambiando: reagisce alle crisi e, anche se colpito, resta un pilastro per la tenuta delle comunità. La crescita dei volontari attivi su più fronti dimostra l’evoluzione delle forme di impegno e la vitalità della cultura della partecipazione”, osserva Chiara Tommasini, presidente di CSVnet, commentando i dati Istat contenuti nel nuovo report.
“Questi dati confermano ciò che tocchiamo con mano ogni giorno tra Padova e Rovigo: il desiderio di essere utili non si è affievolito, ma richiede modalità più agili e opportunità di impatto locale. Come CSV continueremo a sostenere la co-programmazione con le istituzioni e a valorizzare il volontariato come motore di sviluppo per le comunità, soprattutto nei piccoli comuni e nelle aree interne. Restiamo convinti che sia importante rimanere fedeli a principi di reciprocità, solidarietà e gratuità, cercando di generare una comunità in grado di valorizzare le relazioni umane”. È il commento di Marinella Mantovani, presidente del CSV di Padova e Rovigo.
Cosa dicono i numeri del Nordest
Indicatore (+15 anni) | 2013 | 2023 | Var. p. p. |
---|---|---|---|
Tasso di volontariato totale | 16.1% | 13.1% | -3.0 |
Tasso di volontariato organizzato | 10.2% | 9.1% | -1.1 |
Tasso di volontariato non organizzato | 7.1% | 6.2% | -0.9 |
Fonte: Istat, Indagine multiscopo Uso del tempo 2023
Cosa dicono questi dati sul Nordest
Partecipazione ancora sopra la media nazionale
Nonostante il calo, il Nordest mantiene tassi superiori al dato Italia (13,1% vs 9,1% per il totale; 9,1% vs 6,2% per il volontariato organizzato).
Riduzione più marcata nel volontariato “diretto”
Il calo di quasi un punto percentuale nel volontariato non organizzato (−12,7% relativo) indica che le forme spontanee soffrono più di quelle strutturate.
Resilienza delle organizzazioni
Il settore organizzato perde “solo” 1,1% in dieci anni e mostra una migliore tenuta, segno che le reti formali (associazioni, gruppi) continuano a essere un riferimento stabile.
Riposizionamento del volontariato
La crescita, a livello nazionale, dei volontari attivi su più fronti trova eco anche nel Nordest: l’impegno tende a spostarsi verso progetti specifici e ibridi, richiedendo modelli più agili di coinvolgimento.
Il Nordest resta l’area con la partecipazione organizzata più elevata d’Italia (9,1% contro 6,2% della media nazionale) e mostra la tenuta migliore nella componente diretta. Tuttavia, la riduzione complessiva richiede interventi mirati su ricambio generazionale, flessibilità delle proposte e sinergie con i territori.
Le sfide per il 2025
- Rigenerazione generazionale – accompagnare giovani e nuovi cittadini a ruoli di responsabilità nelle associazioni.
- Salute e welfare di comunità – rafforzare la co-progettazione con le Aziende Sanitarie ULSS 5 Polesana e ULSS 6 Euganea e Comuni, concentrando l’attenzione sul ruolo che ha il volontariato nei nuovi Ambiti Territoriali Sociali (ATS).
- Cura delle aree interne – promuovere forme di volontariato di prossimità contro lo spopolamento e l’isolamento.
- Economia civile – far emergere il valore economico e sociale del volontariato nei bilanci sociali delle organizzazioni e coinvolgere il tessuto imprenditoriale in programmi e progetti orientati alla sostenibilità sociale ed ambientale in alleanza con le associazioni.
Il CSV di Padova e Rovigo continuerà nel proprio sostegno alle associazioni del territorio secondo queste quattro direttrici: percorsi mirati, consulenze tecniche e progettuali, momenti formativi. Lo farà anche attraverso i percorsi avviati in questi primi sette mesi con Solidaria sui territori di Selvazzano Dentro, Rubano e Adria.
Per tutti i cittadini e le cittadine interessati a sperimentarsi e mettersi in gioco è a disposizione lo sportello di “Orientamento al volontariato”, grazie al quale poter individuare l’attività e l’organizzazione più affine ai propri desideri di impegno, alle proprie competenze e alle proprie disponibilità.
Non solo, per il CSV di Padova e Rovigo è fondamentale mantenere un rapporto stabile e duraturo con gli istituti scolastici del territorio, per i quali sono stati avviati da alcuni anni diversi percorsi di promozione della cittadinanza attiva tra gli studenti.